
- È uno dei dati emersi durante la presentazione, a Trento, del libro bianco sulle priorità infrastrutturali del Trentino – Alto Adige
- Un terzo dell’intero interscambio commerciale stradale transalpino tra Italia ed Europa passa attraverso il Brennero
- Al primo posto per urgenza e importanza strategica, tra le infrastrutture invocate dalle imprese del territorio, la realizzazione della Galleria ferroviaria di Base del Brennero – BBT
- Focus di Uniontrasporti sull’intero sistema dei valichi alpini
Trento, 23 luglio 2025
L’insieme delle limitazioni imposte dal Governo del Tirolo lungo l’asse stradale del Brennero produce un danno economico alle imprese italiane pari a 370 milioni di euro all’anno. Negli ultimi 5 anni, l’impatto complessivo è stato di oltre 1,8 miliardi di euro. Le analisi condotte da Uniontrasporti, la società in house del sistema camerale italiano, mostrano come l’infrastruttura autostradale – sul versante austriaco – presenti una capacità limitata del 50% e la situazione da inizio anno si sia ulteriormente aggravata per i lavori di manutenzione straordinaria del Ponte Lueg.
“E’ da considerare – ha precisato Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, nel presentare a Trento il Libro Bianco sulle priorità infrastrutturali delle Province Autonome di Trento e Bolzano – che dei circa 550 miliardi di euro di interscambio commerciale transalpino, tra Italia ed Europa, oltre il 29% attraversa proprio il Brennero, il 32% – un terzo circa del totale – se si considera la sola modalità stradale. Il che, secondo stime di Confindustria Alto Adige, si è tradotto nel 2024 in oltre 2,37 milioni di TIR che hanno varcato quella frontiera italo – austriaca, ai quali si aggiungono 11,55 milioni di autovetture.” Queste ultime anche e soprattutto per movimenti turistici diretti in Italia, privilegiando proprio il Trentino-Alto Adige che rappresenta la seconda destinazione turistica su scala nazionale, dopo il Veneto, con 56,7 milioni di presenze (12,2% dell’Italia), e vede Bolzano come terza destinazione assoluta, dopo Roma e Venezia, e Trento quarta. Tutto questo rende ancora più strategico il completamento della galleria ferroviaria di base del Brennero, previsto però soltanto per il 2032. Lo considerano di assoluta priorità un campione rappresentativo delle 104.613 imprese delle province autonome di Trento e Bolzano, interpellato da Uniontrasporti per conto delle Camere di Commercio di Bolzano e Trento. A seguire chiedono sia il potenziamento delle opere ferroviarie di accesso da sud al Brennero (linea Verona-Fortezza), sia il potenziamento della linea ferroviaria Bolzano-Merano, dell’autostrada A22, con il rinnovo della concessione bloccato ormai da anni, e dell’interporto di Trento.
Proprio le analisi di Uniontrasporti evidenziano come le due province abbiano indici di performance delle loro infrastrutture di mobilità e di logistica non proprio brillanti: una, quella di Bolzano, con un indice di 102,9, è di poco sopra la media nazionale (100) e l’altra, Trento, ben al di sotto (89,8).
Puntare su un rafforzamento delle infrastrutture, soprattutto ferroviarie, e su una maggiore efficienza e sostenibilità dei servizi di mobilità e logistica appare, nelle analisi e nei sondaggi di Uniontrasporti, un’esigenza che coinvolge tutti i valichi alpini, dove ogni anno transitano oltre 176 milioni di tonnellate di merce tra Italia ed Europa. Un’attenzione posta recentemente anche dalla CIPRA, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi, organizzazione non governativa e senza scopo di lucro che riunisce oltre 100 associazioni. Ancor più urgente portare a rapida soluzione – come chiesto proprio in questi giorni dalle associazioni di categoria, anche sulla scorta del recente incontro bilaterale tra il Governo italiano e quello austriaco – la specifica questione dell’autostrada del Brennero che oggi, pur potendo giovarsi di sistemi digitali di programmazione del traffico, non potrà non tener conto delle specificità del trasporto stradale, soggetto anche a rallentamenti e interruzioni non programmate.
Contatti
ufficiostampa@uniontrasporti.it