Uniontrasporti ha partecipato oggi al 10° Forum EU Strategy for the Adriatic – Ionian Region – EUSAIR, il Forum of the Adriatic and Ionian Chambers of Commerce (Forum AIC), svoltosi ieri a Creta, con un intervento del Direttore Antonello Fontanili.
Nel suo intervento, Fontanili ha fornito un’analisi approfondita basata su dati comparativi tra i Paesi della Regione Adriatico-Ionica, partendo da indicatori demografici ed economici (densità abitativa, densità imprenditoriale, PIL pro capite, export/PIL, innovation scoreboard) fino a toccare temi strategici come turismo e sostenibilità.
Blue Economy: un motore di sviluppo per l’area
Una parte rilevante è stata dedicata all’evoluzione della Blue Economy, in particolare per i Paesi membri dell’UE come Italia, Grecia, Croazia e Slovenia, che rappresentano oltre un quarto dell’occupazione europea nel settore e circa il 16% del suo valore economico. I settori trainanti includono il turismo costiero e le attività portuali, con particolare menzione per il porto di Capodistria (Slovenia).
L’intervento ha evidenziato il dinamismo di Paesi come l’Albania, che mostrano grande potenziale in settori emergenti come tecnologie blu, pesca sostenibile e acquacoltura.
Porti e corridoi europei: il nodo strategico della macroregione
Nella macroregione adriatico-ionica si contano 27 porti rilevanti, di cui 21 marittimi e 6 interni. L’Italia e la Grecia, grazie alla loro estesa costa, detengono un peso rilevante anche in termini di traffico passeggeri, rappresentando insieme alla Croazia il 48% del movimento complessivo nei porti europei nel 2023.
Importante anche il collegamento con i corridoi TEN-T, in particolare il corridoio “Western Balkans”, che attraversa gran parte dei porti dell’area.
Sfide comuni: ultimo miglio, governance, sostenibilità
Fontanili ha posto l’accento su alcune criticità strutturali comuni: la mancanza di collegamenti ferroviari con alcuni porti (es. Bari, Igoumenitsa, Bar, Durazzo), la necessità di sviluppare porti in simbiosi con le città e la promozione delle autostrade del mare come alternativa sostenibile al trasporto stradale.
Digitalizzazione e transizione green: leve per la competitività
Un passaggio centrale è stato dedicato al ruolo della digitalizzazione e della transizione verde, strumenti fondamentali per rendere i porti più efficienti, sicuri e smart. L’elettrificazione delle banchine, l’uso di carburanti alternativi (LNG) e la digitalizzazione dei processi doganali e logistici sono stati indicati come priorità comuni.
Fondamentale, ha aggiunto Fontanili, anche l’investimento in competenze e formazione per accompagnare l’innovazione tecnologica.
Conclusione: strategia condivisa e visione euro-mediterranea
Fontanili ha concluso ribadendo il ruolo strategico della macroregione Adriatico-Ionica, al centro del Mediterraneo, in un contesto globale dove il traffico marittimo è in forte crescita. I porti dell’area possono diventare veri e propri hub geopolitici, geoeconomici e resilienti, a patto di definire una strategia comune e sostenibile, in linea con le politiche europee.
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