Direttiva europea su carbon tax è assolutamente da rivedere
CATANZARO, 16 ottobre 2023
l sistema camerale calabrese, dando voce all’economia della regione, si unisce all’allarme lanciato dalla politica e dal mondo associativo sulle possibili conseguenze della nuova direttiva europea sulla carbon tax sul futuro del porto di Gioia Tauro”.
E’ quanto si afferma in una nota di Uniovcamere Calabria.
“L’introduzione di questa nuova tassa – afferma il presidente di Unioncamere Calabria Antonino Tramontana – potrebbe colpire duramente il nostro porto, esponendolo concretamente alla possibilità di venir scavalcato a favore degli altri porti di transhipment al di fuori dell’ambito europeo, presenti ad esempio sulle coste del Nord Africa, in cui non sarebbe applicata la nuova tassa.
Il porto di Gioia Tauro è una realtà emergente molto positiva, che ad oggi presenta un’ottima dotazione infrastrutturale e offre importanti servizi, anche rispetto all’intermodalità (80 treni al giorno). La situazione attuale deriva da ingenti investimenti (per citarne alcuni: commesse pubbliche negli ultimi 20 anni 179 milioni di euro; investimenti dei terminalisti negli ultimi 10 anni 230 miloni), mentre sono in corso altrettanti finanziamenti per migliorare ulteriormente l’accessibilità stradale e ferroviaria dello scalo, nonché ad esempio per la sostenibilità ambientale, mediante l’elettrificazione della banchina RO-RO, per ridurre l’impatto delle navi in sosta nel porto”.
“Le conseguenze di un eventuale, anche solo parziale, abbandono del porto di Gioia Tauro – sostiene ancora Tramontana – sarebbero rilevanti sul piano economico, occupazionale e logistico non solo regionale, ma dell’intero Paese. Non occorre ricordare le difficoltà della regione quando si valuta l’impatto di mettere a repentaglio un’occupazione diretta che attualmente conta 1.600 lavoratori portuali e che produce un indotto di circa 4.000 unità. La lotta ai cambiamenti climatici è un impegno doveroso e imprescindibile, che deve interessare però tutti i soggetti in ugual misura, evitando di introdurre norme che vanno ad alterare le regole che disciplinano gli equilibri tra domanda e offerta di un intero settore economico.
Unioncamere Calabria, in rappresentanza del sistema camerale regionale, coadiuvata anche da Uniontrasporti nelle analisi complessive, si unisce al coro di richieste portate avanti dal governo regionale, dall’Autorità Portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, dalle associazioni di categoria, dagli armatori, da Assoporti circa la rivalutazione della norma Ets in funzione della concorrenza, cui l’Ue è pure sempre molto attenta”.
www.ansa.it