Il progetto CRISTAL[1] “Climate resilient and environmentally sustainable transport infrastructure with a focus on inland waterways” (Infrastrutture di trasporto resilienti al clima e sostenibili dal punto di vista ambientale con un focus sulle idrovie), finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe (Call: HORIZON-CL5-2021-D6-01), budget complessivo 6,8 mln di €, si propone lo sviluppo di soluzioni integrate, cooperative e innovative che consentano di:
- Aumentare di almeno il 20% la quota di merci trasportate dalle vie navigabili interne;
- Incrementare dell’80% l’affidabilità e la fruibilità del trasporto idroviario;
- Garantire il funzionamento dell’idrovia, per almeno il 50% della sua capacità, anche durante eventi meteorologici estremi.
Inoltre, saranno realizzati tre siti dimostrativi in altrettante idrovie: Senna e Mosella in Francia, Vistola e il collegamento Odra-Mittellandkanal-Reno-Porto di Antwerp in Polonia, idrovia Padano-Veneta in Italia.
Più in dettaglio, nel Progetto saranno sviluppate innovative soluzioni tecnologiche quali, boe intelligenti per misurare il livello dell’acqua (in corsi d’acqua controllati), sensori in fibra ottica per il rilevamento dell’altezza dei sedimenti, sistemi per l’ispezione dello stato delle infrastrutture lungo l’idrovia basati sull’impiego di onde acustiche o di sistemi radar, per la raccolta di una serie di dati che consentiranno, anche utilizzando l’intelligenza artificiale, di realizzare un “digital twin” dell’idrovia con particolare attenzione all’analisi dei dati, alla resilienza e al monitoraggio intelligente.
Infine, verrà progettato un sistema per la gestione sincromodale del corridoio attraversato dall’idrovia che consenta di rispondere ad eventuali interruzioni dell’idrovia causate da eventi legati al cambiamento climatico o dall’uomo anche coinvolgendo le altre modalità di trasporto (in primis il treno) nel contesto della sincromodalità.
Al Progetto, della durata di trentasei mesi (Settembre 2022-Agosto 2025), partecipano sedici partner appartenenti a nove Paesi (Belgio, Francia, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca e Ungheria) coordinati da Łukasiewicz – Istituto di tecnologia di Poznań (PL).
IL PILOT ITALIANO
Il contesto
L’idrovia Padano-Veneta attraversa un territorio trainante per il sistema Italia ma è poco utilizzata per il trasporto delle merci anche per i suoi limiti strutturali di navigabilità ad alcuni dei quali CRISTAL si propone di rispondere.
In particolare, il pilot italiano interesserà:
- il tratto del Po tra Cremona e Mantova a corrente libera [2] la cui navigabilità è particolarmente soggetta agli eventi metereologici che stanno diventando sempre più estremi a causa del cambiamento climatico;
- Il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco, inaugurato nel 2002, che corre pressoché parallelo al fiume Po e che garantisce la navigazione da Mantova al mare (Po di Levante) anche nei periodi in cui il Po non è navigabile almeno per le imbarcazioni fino alla classe IV CEMT [3] .
Gli obiettivi
Con un focus specifico al miglioramento delle informazioni sulla navigabilità e della sostenibilità ambientale di porti e banchine, sono state individuate le soluzioni tecnologiche che saranno sviluppate nel pilot:
- Un modello previsionale idrometrico per consenta di stimare il livello dell’acqua su un orizzonte temporale fino a 10 giorni in alcuni punti critici dell’idrovia (a corrente libera);
- Un nuovo bollettino giornaliero ai naviganti con le previsioni di navigabilità fino a 10 giorni dei diversi tratti del fiume Po;
- Uno studio di fattibilità per l’elettrificazione delle banchine (cold ironing) lungo il canale Fissero-Tartaro-Canalbianco;
- Test di laboratorio, fino al livello di preinstallazione in campo, dei sensori in fibra ottica per il monitoraggio continuo dell’accumulo di sabbia e detriti sui fondali nei tratti a corrente libera;
- Supporto allo sviluppo di un modello per la manutenzione preventiva delle conche partendo dall’analisi dei dati raccolti con ispezioni dello stato della conca utilizzando un sistema basato sulle emissioni acustiche.
Inoltre, attraverso una gap analysis che coinvolgerà imprese e comuni, verrà composto un quadro della compliance alle line guida internazionali per la sostenibilità ambientale e l’adattamento ai cambiamenti climatici degli stakeholder dell’idrovia considerata.
Nel corso del progetto sono previsti alcuni momenti (living lab) di coinvolgimento e di dialogo con gli stakeholder dell’idrovia sulle tecnologie e sui sistemi sviluppanti e sull’innovazione dei processi e di governance che potrebbero portare.
I Partner
Il pilot Italiano è coordinato da Unioncamere, con il supporto tecnico di Uniontrasporti (competence center del sistema camerale per le infrastrutture di trasporto e logistica, la mobilità e lo sviluppo della banda ultralarga) e vede la partecipazione di altri otto partner:
- Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) (IT):
- Infrastrutture Venete (IT);
- Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA) (IT);
- Centre for Research and Technology Hellas (CERTH) (GR);
- SOGESCA (IT);
- Università di Antwerpen (BE);
- Euromobilita (EUMO) (CZ);
- Università di Newcastle (GB).
Fabrizio Meroni: meroni@uniontrasporti.it
Luca Zanetta: zanetta@uniontrasporti.it
[1] www.cristal-project.eu
[2] Non ci sono bacini che permettono un controllo del deflusso delle acque
[3] CEMT: Conferenza Europea dei Ministri dei Trasporti